Abbiamo portato in Consiglio regionale un atto per il riconoscimento della Montagna Pistoiese come Area Particolarmente Disagiata, requisito indispensabile per restituire dignità al presidio ospedaliero di San Marcello pistoiese.

La Regione deve riconoscere la Montagna pistoiese intorno al Presidio di San Marcello come “Area particolarmente disagiata”. È l’unica via per salvarlo e garantire così, anche per il futuro, un servizio sanitario degno ai cittadini del territorio tra San Marcello e Abetone, oltre ai tanti turisti che lo visitano ogni anno.

Mercoledì in Consiglio regionale sapremo se i partiti sono d’accordo o meno con noi su questa linea, votando il nostro atto.

Quanto proponiamo riprende l’obiettivo richiesto dalle comunità di San Marcello Piteglio e Abetone Cutigliano tramite due delibere votate l’anno scorso, ad oggi disattese dalla Giunta Rossi.

Ricordiamo che la Regione può riconoscere l’area come particolarmente disagiata, lo dice il Decreto Ministeriale 70/2015, nel passaggio in cui la certifica come il modo di definire una zona dove i cittadini sono distanti più di 60 minuti dal primo pronto soccorso utile. E il Presidio di San Marcello* è già stato definito “Area interna periferica” in una deliberazione relativa alla Programmazione dei Fondi UE perché sta tra i 40 e 75 minuti dal polo di servizio sanitario più vicino.

Chiediamo alla maggioranza di non giocare col cronometro e comprendere come ciò di cui si sta parlando è la qualità della vita di chi abita la montagna pistoiese e la sceglie per le sue vacanze. In tutto e per tutto cittadini di serie A e non di serie C come oggi sentono di essere considerati.

*La definizione estesa è ‘Presidio Integrato Ospedale Territorio’