Oggi è uscito questo comunicato: Raccolta differenziata, Fratoni: “Continua il trend positivo, oltre il 50 per cento”

Ci siamo sentiti di replicare così:

Apprendiamo con stupore che la giunta regionale plaude al “trend positivo” della raccolta differenziata media toscana: +1,2% nel 2016 rispetto all’anno precedente. Quindi, di questo passo, per raggiungere l’obiettivo minimo del 65%, fissato dalla legge per il 2012, ci vorranno altri undici anni.

Anche se siamo abituati a riconoscere l’assoluta incapacità di autocritica del duo PD-Rossi ammettiamo che si sono superati in questo caso, quando per bocca dell’assessora Fratoni dichiarano “gli obiettivi sono ancora lontani ma la strada è ben intrapresa”. Troppo poco chiamarlo ‘ottimismo renziano’ o semplice ‘propaganda’, questa è pura ‘presa per i fondelli’ dei cittadini toscani.

L’aspetto positivo è che in quel lontano 2029 il Partito Democratico sarà solo un ricordo e nel frattempo avremo finalmente potuto far vivere ai toscani quel modello di gestione della materia prima seconda riassunto nella nostra proposta di legge “Economia circolare per una Toscana a rifiuti zero”. Proposta che in cinque anni avrebbe elevato la Toscana ai vertici della classifica nazionale sulla raccolta differenziata, mentre oggi siamo tra le regioni peggiori, e soprattutto garantire un volano economico da migliaia di posti di lavoro certificati. Un progetto talmente chiaro e al passo coi tempi da non poter far altro che incontrare il voto contrario dei partiti, PD in testa, nel consiglio regionale del 26 luglio scorso. A ennesima dimostrazione che loro sono, tutti, il passato e noi siamo l’unico futuro di speranza per questa regione e questo paese.

Basta guardare i risultati di quella governance che, nei piani di Rossi e del PD, doveva fare da modello per tutti i territori: ATO Toscana Sud. Come dichiara la stessa Fratoni, ATO Toscana Sud ha avuto addirittura una riduzione della raccolta differenziata (-0,8%) rispetto all’anno precedente. Il progetto di gestione dei rifiuti targato PD-Rossi si sta quindi rivelando fallimentare sotto qualsiasi indicatore e il disastro ATO Toscana Sud, primo ambito a sperimentare il gestore unico, ne è la prova evidente. Schiacciato dal conflitto di interessi, che la nostra proposta avrebbe evitato, segnato da un humus di illegalità sancito dagli arresti eccellenti dello scorso anno e senza vie d’uscita a causa dell’incapacità di autoriformarsi da parte della classe politica oggi a guida dell’ambito e dello schema di gestione deciso dalla normativa regionale. Se ne ricordino in particolare i cittadini di Siena alle prossime elezioni comunali.

MOVIMENTO 5 STELLE TOSCANA