Noi del Movimento 5 Stelle siamo curiosi. E durante una ricerca sul personale delle Aziende Sanitarie ci siamo imbattuti in una serie di particolarità che riguardano l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana.

Pensate il caso: siamo partiti dal cercare di capire perché un numero importante di giovani ricercatori e medici venissero assunti nella AOUP con contratti atipici, cioè libero-professionali o borse di studio. E dalla risposta dell’assessora alla Sanità regionale, che ci inoltrava quella del Direttore Generale dell’Azienda, scoprimmo che erano sì circa un centinaio ma su un totale di 4800 dipendenti.

Di lì ci è venuta la curiosità di capire se tra gli 800 dirigenti medici e i 50 dirigenti biologi dell’Azienda, quindi la parte più di vertice, ci fossero dei legami parentali. E abbiamo scoperto che nell’organigramma della dirigenza ci sono molte relazioni parentali di 1° grado. Nello specifico 19 di tipo coniugale, cioè abbiamo sia moglie che marito, 13 di tipo filiale padre-figlio, e 5 con riferimento parentali politici o dirigenziali in enti statali di nomina politica.

L’aspetto particolare e curioso è che quella parte dei suddetti che sono giovani risultano assunti con forme di lavoro stabili, contrariamente appunto ai coetanei precari di cui ci eravamo occupati.

Evito di elencare tutti i documenti di Pianificazione sanitaria dove è citato l’ovvio principio secondo cui l’organizzazione sanitaria pubblica deve vigilare sull’efficacia terapeutica come stella polare e quindi che ogni scelta di assunzione debba essere legata alla capacità del sistema di garantire il migliore servizio possibile.

Ma davanti a questa piccola, lo dico con simpatia, “parentopoli” ho sentito il bisogno di protocollare un’interrogazione per sapere se la Direzione dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana ha mai sentito il bisogno di approfondire la questione con un occhio alla performance.