Al consigliere regionale PD Niccolai chiediamo un po’ di misura: attenzione, a furia di mentire ai cittadini qualcuno potrebbe accorgersene. Nonostante il doppio incarico siamo certi che abbia letto bene la nostra mozione quindi dove non c’è ignoranza c’è opportunismo.

Ieri il PD ha votato contro un impegno politico: nella revisione del decreto Madia – necessaria dopo l’illegittimità sancita dalla Corte Costituzionale chiedere per le Terme lo stesso trattamento riservato alle Fiere e avviare un tavolo di rilancio con tutti gli attori istituzionali ed economici legati al termalismo. Due richieste di buon senso, bocciate dal PD.

Ai cittadini chiediamo da sempre di essere curiosi, informarsi e porsi domande.

Ad esempio come mai il Partito Democratico ritiene strategico stare nelle società fieristiche e invece vuole svendere il patrimonio termale, dopo avervi speso milioni per anni?

Perché non riesce a sedersi ad un tavolo con gli attori pubblici e privati del termalismo, in modo chiaro e trasparente, spiegando la sua visione di rilancio? Noi un’idea ce la siamo fatta.

Infine riguardo alla fake new di Niccolai sulla “legge nazionale” in materia: l’atto richiamato da Niccolai (d.lgs. 175/2016) non dichiara in alcun punto che gli enti pubblici non possano avere quote delle società termali e il caso Equi Terme ne è una dimostrazione. Anzi al comma 3 dell’art. 4 consente persino l’acquisizione di quote per società che valorizzano il patrimonio immobiliare di tali enti.

Non a caso noi promuoviamo l’idea che Regione e Comuni termali costruiscano con gli attori privati del termalismo un percorso di rilancio centrato su una valorizzazione della parte migliore del patrimonio immobiliare, da tenersi in salda mano pubblica, e una gestione dei servizi erogati all’interno affidata ai privati.

Tradotto per Niccolai, che forse ha difficoltà di comprensione: l’edificio migliore resta pubblico, cosa ci si fa dentro è stabilito sulla base di una visione strategica concordata con tutti gli attori del termalismo, chi eroga il servizio è un’impresa privata.

GABRIELE BIANCHI