Ieri il Consiglio Regionale ha approvato la proroga delle procedure di dismissione delle quote regionali delle società termali di Montecatini, Casciana e Chianciano. Abbiamo votato ovviamente contro e lanciamo un appello.

Da due anni combattiamo in Consiglio regionale perché il duo PD-Rossi non svenda le Terme. Sono un patrimonio culturale, storico ed economico su cui gravitano intere comunità. Per Montecatini abbiamo proposto una visione strategica, l’hanno ignorata. Adesso a due anni dal flop di quest’opera di svendita e dismissione presentano la nuova proroga. Sono incapaci di governare persino i processi che avviano. La cittadinanza ci deve aiutare per fermare questa dismissione senza criterio.

Ricordo proprio alla cittadinanza che le Terme si possono e potevano salvare, con un banale atto di Giunta che indicasse le società termali come strategiche per la Toscana. Una scelta che il duo PD-Rossi ha fatto ad esempio per l’Aeroporto di Grosseto. Lo abbiamo proposto, ci hanno bocciato l’atto. Ora dicono di voler salvare “almeno” il Tettuccio di Montecatini, una vera e propria presa in giro.

Le Terme sono le uniche vere partecipate toccate dalla scure regionale in questo piano di razionalizzazione. Una scelta politica chiara e fallimentare: una svendita raccolta forse da qualche imprenditore d’oltralpe o ancora più probabilmente la strada per farci trovare nel patrimonio immobili di pregio da Montecatini e Chianciano senza una società di gestione in grado di valorizzarli.

Siamo preoccupati per tutto questo, inclusa la tutela delle fonti, bene finora trascurato anche dalla gestione pubblica, ma pur sempre rimasto preservato sotto il tetto di una gestione pubblica che loro vogliono dimenticare.

Sull’operazione poi di Casciana serve chiarezza e massima attenzione: non vorremmo mai trovarci figure impresentabili a sostituire il partner regionale.