Il Movimento 5 Stelle torna sul caso “demanio idrico” rivelato dai consiglieri M5S nel 2015. Dopo anni di evasione la Regione ha stabilito un condono e un aumento impositivo, secondo un parametro unico. Il Movimento 5 Stelle chiede una differenziazione che tenga conto delle situazioni di necessità e disagio.

“Abbiamo fatto emergere noi il buco del canone aggiuntivo regionale sul Demanio idrico, ma non è giusto equiparare chi passa da uno spazio demaniale per entrare in casa – come ci ha segnalato una cittadina del Mugello – a chi magari utilizza chilometri per farci passare un elettrodotto”.

“Per decenni la Regione Toscana ha dimenticato di incassare questa imposta regionale aggiuntiva e fino al 2015 le Province avrebbero scordato di riscuoterla. Da un anno è tutto in capo alla Regione e il PD mise una pezza finanziaria con la l.r. 81/2015, stabilendo il maxi condono per tutti i morosi previo saldo del 20% del dovuto che doveva arrivare prima entro il 30 novembre poi prorogato al 2016. Ma chi crea i problemi non sa risolverli e infatti con la l.r. 69/2015 ha stabilito un parametro unico per tutti i contribuenti nella quantificazione dell’indennizzo. Questo non ci sta bene e auspichiamo il Consiglio Regionale condivida con noi la necessità di prevedere condizioni più favorevoli per i singoli cittadini, ancor di più se in condizioni di disagio, riequilibrando la richiesta a favore di chi sfrutta la sua area demaniale”.