Siamo molto preoccupati per l’ipotesi di disimpegno di General Electric da Baker Huges GE (BHGE), una mossa che potrebbe mettere a serio rischio i 4550 dipendenti di Massa e Firenze oltre all’indotto, già spesso penalizzato dalle oscillazioni dell’azienda.

Serve subito un tavolo di confronto regionale con Lorenzo Simonelli, CEO di BHGE, e l’orizzonte di riferimento non può essere solo il 2018. Servono risposte chiare di medio periodo, incluso sapere se resta in piedi il progetto Galileo per Piombino.

Ancora una volta Rossi e il PD si sono dimostrati poco capaci nel saper leggere la contemporaneità e governare con lungimiranza. La crisi di General Electric era infatti nota, da gennaio il suo titolo ha perso oltre il 50% in borsa, e la mossa della fusione con Baker Huges era interpretabile come un segnale di contrazione del mercato più che di espansione. Eppure la giunta ha continuato a parlare di un grande luminoso futuro, investendo su questo fondi pubblici, e l’unica preoccupazione di Rossi a gennaio fu chiedere all’azienda se avrebbe cambiato prospettive a causa dell’elezione di Trump. Forse scambiando gli USA per la Cina.

Purtroppo tutti i milioni di contributi pubblici regionali dati e promessi all’azienda potrebbero non bastare per assicurare la continuità della sua produzione in Toscana nel medio periodo. Uno scenario quest’ultimo da saper governare per tempo e con ricette ben diverse da quelle tenute finora.