Scuola

Firenze 9 settembre 2015. I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle commentano l’incredibile primo consiglio regionale dopo 41 giorni di pausa estiva

“I cittadini abbiano memoria e ricordino questa data: il 9 settembre i consiglieri del Partito Democratico toscano hanno sancito il loro menefreghismo nei confronti dei cittadini onesti che assicurano loro un lauto stipendio, nella speranza di vederli lavorare per il bene della regione. Al netto di tanti discorsi in politichese sulla riduzione dei costi della politica, quella di oggi è la dimostrazione della distanza siderale tra una casta di privilegiati e il resto della cittadinanza.

L’ultimo consiglio regionale prima della “pausa estiva” fu il 29 luglio. Ne era previsto uno il 4 agosto, annullato per assenza di atti quando già molto di quanto oggi in discussione era stato da noi protocollato. Dopo ben 41 giorni di attesa, fino a cinque giorni fa il primo Consiglio Regionale doveva svolgersi l’8 settembre e in prosecuzione il 9. Venerdì pomeriggio però – proseguono i Cinque Stelle – il Presidente Giani ha comunicato ai gruppi la riduzione del Consiglio alla sola data del 9 settembre “con inizio alle 9:30 e con eventuale ripresa pomeridiana”, ponendo tuttavia strumentalmente alle ore 15 l’insediamento delle Commissioni speciali. Motivo trapelato: impegni personali del presidente legati al suo anniversario di matrimonio.

Questa mattina il Consiglio è iniziato con circa un’ora di ritardo, senza che Giani ritenesse utile scusarsi coi cittadini per questo, e quando finalmente dovevano essere discusse le nostre mozioni, tra le quali quella sull’incostituzionalità della riforma della scuola targata Renzi, abbiamo chiesto – per buon senso – che il Consiglio proseguisse fino alle 15 e riprendesse nel pomeriggio come indicato nella convocazione.

I consiglieri del Partito Democratico hanno respinto la richiesta, per voce di Monia Monni, poiché “i consiglieri avevano già preso altri impegni”.

Siamo sgomenti di fronte al menefreghismo dei consiglieri PD dimostrato su atti cruciali legati a scuola, rifiuti, immigrazione e infrastrutture strategiche come il Porto di Carrara. Ricordiamo a tal proposito che i consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno prodotto finora un quarto di tutti gli atti consiliari, pur essendo solo 5 su 40. Ci chiediamo seriamente  – concludono i consiglieri M5S – quale funzione pubblica abbiano i consiglieri di maggioranza e con quale faccia girino per strada prendendo stipendi stellari in corrispondenza di un volume d’attività così scarso”.