Il 18 novembre scorso provammo a far ragionare il PD sulla necessità di aggiornare il Piano Energetico regionale con un indirizzo chiaro sull’autonomia 100% da fonti rinnovabili per il nostro arcipelago. Con la sponda della Lega Nord ci bocciarono la proposta, giudicandola inattuabile.

Solo tre mesi dopo il Governo si è svegliato dal torpore sull’applicazione della Direttiva UE 28/2009 e ha emanato un decreto dove individua intanto Capraia e Giglio come isole per le quali attivare interventi sostanziali di supporto dell’offerta energetica da fonti rinnovabili. Entro il 31 dicembre 2020 dovranno aumentare su queste isole pannelli solari, fotovoltaici e ogni altra fonte rinnovabile disponibile localmente da mettere in rete. Il maxi progetto diventerà un Programma tecnico ed economico dall’attuale gestore dei sistemi elettrici – Enel Produzione per Capraia e SIE per il Giglio – da consegnare prima della fine di quest’anno al Ministero dello Sviluppo Economico e all’Autorità per l’Energia elettrica, il Gas e il Sistema idrico, per ottenere il supporto necessario. Dopo questo le “scuse” del PD sono finite e resta solo la scelta politica: noi vogliamo portare la Toscana, e in questo caso specifico il suo arcipelago, ad un obiettivo di civiltà, loro vogliono ancora tenerla all’età del fossile?

Sull’arcipelago basta un impegno concreto che chiediamo all’aula: estendere queste buone pratiche previste dal decreto ministeriale per Capraia e Giglio anche al resto dell’arcipelago. Un piano serio può raggiungere l’obiettivo cruciale dell’autonomia energetica entro il 2030. Noi abbiamo la serietà e le mani libere per esigerlo. Chissà se questa volta Partito Democratico, Rossi e il resto del Consiglio regionale avranno modo di premere il pulsante giusto e approvare un atto doveroso oggi più che mai. Visto che le scuse sono finite.

GIACOMO GIANNARELLI