Oggi si consuma l’ennesimo teatrino caro a PD e diversamente PD Rossi sulle Porte Vinciane. Come definire altrimenti il passaggio all’Autorità Portuale regionale, sita a Viareggio, della gestione di una struttura che tra un mese potrà restare praticamente sempre chiusa e da tempo immemore causa problemi alla Darsena Toscana del porto di Livorno?

A maggio infatti dovrebbero finalmente concludersi i lavori dell’incile che collega l’Arno al Canale Navicelli, rendendo inutile tenere aperte queste Porte “della discordia”. I natanti pisani potranno comodamente dimenticare le Porte Vinciane livornesi e arrivare al mare tramite quella strada fluviale pagata da OLT Offshore LNG Toscana come opera di mitigazione per il rigassificatore parcheggiato vicino alla Meloria. Che senso ha quindi lo sgarbo inutile di non affidare all’Autorità Portuale di Livorno le Porte quando tra un mese potrebbero restare chiuse in modo semi-permanente?

La Regione pensi meno ai teatrini e più al problema serio dell’afflusso di fanghi nel Porto di Livorno: ad esempio ci risponda sulla realizzazione della foce armata dello Scolmatore, come strumento preventivo.

GIACOMO GIANNARELLI
ENRICO CANTONE