Abbiamo portato in Regione i rilievi del Comitato Difensori della Toscana sulle emissioni di mercurio in aree geotermiche.

ARPAT deve fornire quanto prima i dati in grado di smentire quanto pubblicato dal Comitato Difensori della Toscana, altrimenti la Regione ha il dovere di intervenire con urgenza. Se cittadini e lavoratori di quelle aree geotermiche stanno respirando una tonnellata e mezzo di mercurio non dobbiamo perdere altro tempo.

È passato più di un anno da quando portammo qui in Consiglio regionale i maggiori esperti del tema geotermia e i rappresentanti dei comitati. In forza di quanto emerso abbiamo costretto il PD a definire le aree non idonee ad impianti geotermici e stiamo premendo la giunta per ottenere quanto prima l’obiettivo che vede coinvolte le amministrazioni locali. Amministrazioni cui noi, a differenza del PD, abbiamo chiesto di assegnare potere di veto.

Sulla geotermia la nostra linea è chiara da sempre, opposta alla strategia dello struzzo di PD e altre forze politiche: sì alla bassa entalpia, media entalpia solo con consenso delle popolazioni che ospitano l’impianto, per soddisfare una domanda esistente o proveniente da progetti di economia circolare, con la garanzia di emissioni zero. Tutto il resto è da evitare e si può farlo: basta puntare su fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico.

I cittadini continuino a vigilare perché sulla geotermia un nodo decisivo sono le concessioni in scadenza. Argomento sul quale il PD sta evitando il dibattito necessario sul modello di indirizzo. Un punto sul quale continuiamo a incalzarli.

GIACOMO GIANNARELLI

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