Ieri ci è arrivata la risposta alla nostra interrogazione sull’effettivo utilizzo dell’apparecchiatura per risonanze magnetiche nell’Ospedale di Ponte a Niccheri.

Nell’aprile 2016 fece clamore l’installazione ‘dal cielo’ del ‘grande magnete’ destinato a consentire, insieme al suo gemello, la diagnostica RM ai cittadini del bacino fiorentino.

Sono passati diciotto mesi da allora e ancora l’apparecchio per le risonanze magnetiche non ha prodotto alcuna diagnosi. Attualmente stanno ultimando la formazione del personale, ci ha risposto Saccardi, e ‘l’inizio dell’attività è garantita entro la fine del mese di ottobre 2017. Bene, speriamo i tempi siano rispettati visto che dall’annuncio mediatico di mesi ne sono già passati già troppi.

Ai cittadini interessa capire quando saranno azzerate le liste d’attesa e ci fa piacere leggere che quando le apparecchiature RM saranno a regime potranno garantire fino a 10mila indagini l’anno. Peccato non sia stata raccolta la nostra proposta a Saccardi di consentire l’offerta anche la domenica, e non solo fino al sabato mattina, tramite opportuna turnazione o assunzione di nuovo personale.

Siamo ancora una volta davanti alla dimostrazione di quanto il modello Rossi-PD spinga per una sanità pubblica sempre più centrale d’appalto per servizi offerti poi ai cittadini da società private e quindi sempre meno per l’opzione M5S: potenziare il servizio pubblico perché conviene sotto tutti i punti di vista, se ben gestito.

ANDREA QUARTINI

p.s. video de Il Corriere Fiorentino, disponibile da questa pagina